Oltre agli anime dei robot giganti di Go Nagai, dalla fine degli anni '70 arrivarono in Italia tante altre serie robotiche di grande spessore, alcune di livello e spessore perfino superiore dei vari Mazinger e Grendizer. Una di queste era Astrorobot Contatto Ypsilon (Blocken Gundan Machine Blaster) che in Giappone esordì il 5 luglio 1976 per 38 episodi fino al 28 marzo 1977. Ideatore era Akira Hatta con il mecha design di Matsuda Takashi e Yonosuke Shichinoe. Il tema della serie era quello tipico delle creazioni nagaiane: una antica civiltà, i Moguru, erano tornati in scena per conquistare la Terra.
In Italia l'anime arrivò sugli schermi di Rai 2 il 1° settembre 1980 e fu subito un successo. La Panini realizzò un album di figurine con immagini prese dall'anime che ebbe ampia rinomanza nel pubblico e che ancora oggi campeggia in molte offerte sul portale eBay. Degli Astrorobot fu realizzata anche una versione manga in seguito al lancio dell'anime in forma di comicalize, cioè di un manga creato per sostenere l'anime in tv con capitoli che in gran parte ripercorrevano o talvolta anticipavano le trame degli episodi animati). Quello degli Astrorobot fu realizzato da Kazumine Daiji nel 1976.
Il mangaka era già noto per avere realizzato le versioni a fumetti altri celebri anime e produzioni tv nipponiche tra cui alcuni giunti in Italia come Ultraman, Spectreman, Zabogar, Ultralion, Combattler V, ecc. Oggi sarebbe una bella cosa riuscire a pubblicare in Italia tali comicalizer ma ormai quasi tutti risultano perduti nei magazzini degli editori nipponici (benché attraverso le scansioni dei volumetti originali si potrebbero comunque proporre). Per il comicalizer degli Astrorobot nel 2011 si mosse Kappa Edizioni, i primi collaboratori di Granata Press poi passati nel 1995 alla Star Comics.
Kappa Edizioni avviò il progetto del comicalizer degli Astrorobot nel 2010 procurandosi il materiale originale e traducendo tutte le tavole per un volume unico di 256 pagine a 9,00 euro. Poi il progetto è stato bloccato per problemi con i detentori dei diritti in Giappone. E' probabile che la notizia del lancio del volume di Kappa Edizioni si sarà diffusa all'epoca in Giappone e tutti quelli che pensavano di vantare diritti sul manga avranno presentato richieste all'editore italiano, che ad un certo punto fermò tutto. Oggi il manga è presente nel database di Kappa Edizioni ma non è mai stato stampato.
A distanza di quasi 15 anni da allora è un po' difficile pensare di proporre un progetto di questo tipo che sarebbe destinato ad un pubblico di nostalgici. Dalla prima trasmissione su Rai 2 sono passati 44 anni, anche se le repliche dell'anime non mancano su vari canali. Ed è anche probabile che se Kappa Edizioni cedesse il progetto ad un altro editore dotato di maggiori energie i problemi con i detentori dei diritti nipponici potrebbero essere superati. Ad oggi però sembra che non sia emerso interesse per riprendere il progetto del manga degli Astrorobot da parte dei principali editori italiani.
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