Luciano Secchi alias Max Bunker racconta spesso che il distributore di Diabolik, colpito dal successo della serie creata da Angela Giussani, gli propose di realizzare qualcosa di simile. Così nelle edicole italiane in nell'agosto 1964 arrivò il primo albo di Kriminal con i disegni di un certgo Roberto Raviola alias Magnus. Kriminal era molto diverso da Diabolik, essendo ciò che il re del terrore di Clerville non era. Le sue storie avevano un forte numero di scene a sfondo sessuale con donnine poco vestite ed una violenza sadistica che in Diabolik era solo accennata. Kriminal era tuttavia un criminale vero.
I fumetti sexy dovevano ancora arrivare, però a quei tempi (metà anni '60) si cercava di rompere tutti questi tabù. In Kriminal non apparivano donne nude (se ciò fosse avvenuto, sarebbe scattata la censura), ma spesso le ragazze erano in biancheria intima sexy per indicare una scarsa moralità dei personaggi, pronte a vendere il corpo in barba alla morale generale. Furono forse questi contenuti a generare il passaparola che in quel mese di agosto 1964 fece andare esaurite tutte le prime 50.000 copie e Max Bunker venne contattato d'urgenza dal suo distributore per andare in ristampa.
Il n. 1 vendette 250.000 copie, un successo a fronte dell'impatto che Diabolik n. 1 di due anni prima aveva avuto sul pubblico con sole 8.000 copie vendute. Diabolik nel momento del massimo successo arrivò a toccare quota 80.000 copie, ma i livelli di vendite di Kriminal, di quei primi albi di Kriminal, non li raggiunse mai. Eppure Kriminal aveva una impostazione non dissimile. C'era un ispettore di nome Milton che gli dava la caccia come Ginko in Diabolik ed aveva pure una fidanzata come Altea per Ginko. I disegni di Magnus davano la differenza. La censura colpì quasi subito per fermare i neri.
Kriminal però teneva duro e la violenza specie sul corpo femminile non cessava di apparire mentre negli albi di Diabolik tutto ciò non era presente. Diabolik violava la legge per rubare, Kriminal era invece un assassino e basta che usava la donne a suo piacimento. Spesso erano donne corrotte dal punto di vista morale per non intenerire il lettore e spesso erano le donne ad essere punite per i loro peccati. Nel n. 58 c'è una scena in cui Kriminal, senza maschera, bacia i capezzoli di una donna. Lui poteva essere ciò che oggi è Alan Ford, dove spesso appaiono donne nude, come la stessa Minuette.
Alla fine degli anni '60 il peso della censura si fa opprimente e iniziano i processi contro gli editori: Andrea Corno, editore di Kriminal, se la cavò con una multa di 800.000 lire, mentre Angela Giussani non venne toccata. Da tempo il suo Diabolik aveva calato i toni. Mentre però Diabolik aveva al suo arco tante frecce, Kriminal privato del sesso e della bestialità del protagonista si riduceva a ben poca cosa. La noia cominciò a diffondersi tra i lettori che smisero di acquistare la collana. Kriminal chiuse con il n. 419 del novembre 1974. Nel 2015 è stato tentato il rilancio mai partito però.
I motivi non sono mai stati chiariti, ma forse chi lo aveva cercato alla fine si era dileguato dato che in Mondadori i cambi di direzione sono frequenti. Pare che 19 storie siano state realizzate ma ad oggi non risulta che siano mai state proposte. Di recente, Bunker ha sostenuto nei redazionali di un albo di Alan Ford di essere tornato in possesso del controllo di quel materiale, ma senza proporlo. Oggi un fumetto come il primo Kriminal, feroce e trasgressivo, farebbe la sua figura in edicola, ma forse Bunker ha paura di scriverlo e di mettersi contro chi oggi lo farebbe chiudere alla velocità della luce.
Nessun commento:
Posta un commento