Come mai Superman nei primi anni Mondadori in Italia era chiamato Nembo Kid? In molti si saranno posti questo interrogativo dato che la traduzione di Superman, in italiano, sta solo per Superuomo mentre Nembo Kid significa Ragazzo o Ragazzino Nuvola. Superman era (ed è) un uomo adulto fin dalle origini, sebbene negli anni la DC lanciò una versione da giovane a Smallville ed usando il nome più che scontato di Superboy ovvero tradotto in italiano Super Ragazzo, come sanno i lettori più esperti del cosmo DC.
Stiamo parlando di Capitan Marvel (non quello della Casa delle Idee, ma del Capitan Marvel della Fawcett, che costituiva poi il principale concorrente di Superman nei suoi primi anni di vita editoriale). Costui era stato ideato nel 1940 dallo scrittore Bill Parker e dal disegnatore C.C. Beck con l'intenzione di creare l'imitazione di Superman. In effetti Billy Batson, ovvero l'identità di Capitan Marvel, era un ragazzo che gridando la parola Shazam, diventava adulto (idea ripresa decenni dopo per il Prime della Malibù nel 1993).
Tra i suoi poteri c'era come è ovvio anche il volo e pertanto il nome Nembo Kid, ovvero Ragazzo Nuvola, si adattava in modo calzante alla sua visione da parte del lettore, che lo vedeva volare tra le nuvole. Il personaggio ebbe così tanto successo in Usa da superare Superman nelle vendite (parliamo di oltre un milione di copie a numero) e così la DC fece causa alla Fawcett per plagio. Dopo molti anni e la vittoria di Fawcett, Capitan Marvel sparì poiché il grosso esborso per le cause legali li aveva fatti fallire clamorosamente.
Per vincere la causa contro la DC nel 1953, la Fawcett aveva esaurito tutte le sue risorse. Anni dopo i diritti di Capitan Marvel finirono alla DC, la quale però non poteva più usare quel nome perché la rivale Marvel Comics aveva già un personaggio che si chiamava Capitan Marvel. Dal 1970 il vecchio Capitan Marvel di Parker e Beck fu noto soltanto come Shazam (dalla parola che pronunciava Billy per trasformarsi). Ancora oggi tale personaggio è noto così al pubblico (che in gran parte ignora la sua storia).
La Fawcett chiuse i battenti anche perché il mercato nei primi anni '50 era in declino. Gli editori per mantenere il prezzo tradizionale di 0,10 $ ad albo ridussero le pagine in maniera progressiva e così dalle 64 degli anni '30 si era passati a 48, poi a 32 in cui c'erano tre storie di 12 pagine cadauna per presentare più personaggi ed episodi. In un così esiguo numero di pagine era difficile realizzare storie di un certo rilievo e fu necessario spezzettarle, ma il pubblico non gradì e si allontanò dalle varie pubblicazioni.
Nella generale crisi delle vendite dei primi anni '50, quindi, restarono solo i grandi, come la DC e Timely (l'attuale Marvel) mentre gli altri chiusero quasi tutti, compresa la Fawcett di Capitan Marvel. E la Mondadori cosa c'entra in tutto questo? Nel 1954, un anno dopo la chiusura della Fawcett, il progetto era quello di editare supereroi e i fari furono puntati subito sul personaggio che era il più venduto e noto del tempo, ovvero Capitan Marvel. Una scelta ovvia, anche se ormai lontana dai fasti del decennio precedente.
Il nome Nembo Kid era stato pertanto pensato per Capitan Marvel, la cui identità civile era quello di un ragazzino che si trasformava in un adulto e volava tra le nuvole. Non esistono conferme di questo, ma se l'idea era quella di partire subito con Superman perché optare per un nome che evocava l'idea di un bambino che volava tra le nuvole se il personaggio di Superman era adulto. Neppure è poi da escludere che Mondadori pensasse che Capitan Marvel fosse già della allora DC. Tutto è possibile dopotutto.
A ogni modo, agli occhi dei tizi Mondadori si stava parlando solo di fumetti per ragazzini e scelto un nome poteva andare bene anche per l'altro, tanto la gente è ignorante... anzi, vuoi vedere che dato che il nome evocava un bambino tanti genitori lo avrebbero preso ai loro figli? Devono essere stati questi i ragionamenti fatti all'epoca in casa alla Mondadori. Oggi gli editori non ragionano in modo differente. Per loro il lettore è uno sprovveduto a cui potere offrire di tutto. Qualcuno alla fine comprerà sempre.
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