Ieri in un pezzo sulla recente scomparsa di Alfredo Castelli, abbiamo toccato un tasto che i siti di regime non possono affrontare nemmeno di striscio: la dipartita di tanti fumettisti italiani e stranieri negli ultimi due anni, la quale potrebbe essere stata provocata dai vaccini anticoronavirus, ancora oggi da enti di governo rappresentati come sicuri ed efficaci da governi ma in realtà causa di tanti effetti avversi collocabili in tre categorie: i malori improvvisi, improvviso insorgere di malattie gravi o improvvisi aggravamenti di malattie prima sotto controllo. Una strage che si è abbattuta sul mondo del fumetto.
Con il fratello Nando aveva creato il sodalizio artistico noto come Esposito Bros. Anche lui abbastanza giovane (aveva 61 anni). Sei fumettisti deceduti, di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, nel giro di un anno e mezzo. Tutti zitti e se qualche sito ne parla, si limita a una biografia e manco una parola sulle cause ed il possibile legame con i vaccini delle multinazionali che i governi hanno imposto alla popolazione con ricatti e intimidazioni diverse (tra cui la più nota: se non ti vaccini non lavori e te ne stai a casa tua senza stipendio e senza mangiare). Come novax e non vaccinati dovremmo essere contenti.
E invece no perché sono perdite importanti per il mondo del fumetto che il sistema non ha per niente tutelato ma che ha forse condannato. Quello che arriva dai mezzi ufficiali di comunicazione sono solo menzogne e narrazioni che ribaltano la realtà. Quel che affermano faccia bene, é un pericolo per la salute e la libertà delle persone. Dopo le pseudo-pandemie ora creano solo guerre. Dopo avere provocato quella tra Ucraina e Russia (che per fortuna i russi stanno vincendo) ora vogliono fare scoppiare un conflitto tra Israele e l'Iran. Se il fumetto fosse libero (ma non lo è) condannerebbe tutto questo.
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