venerdì 16 agosto 2024

La fine di Castelli e i vaccini antivirus

E dopo Carlo Ambrosini se n'è andato nei mesi scorsi anche Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère per la Bonelli. Scompare a 76 anni, una età non troppo avanzata per un fumettista e come altri suoi colleghi potrebbe averci lasciato per uno dei tre fattori che nel dibattito dei vaccini anticoronavirus vi sono indicati tra gli effetti avversi. Come è stato per Carlo Ambrosini, i siti di sistema si limitano alla biografia, senza indicare le cause e lo scenario in cui l'evento vi è stato. Non possono nemmeno ipotizzare la possibile verità.

E nessuno ha ipotizzato la correlazione con i vaccini anticoronavirus a cui lo stesso Castelli, come altri suoi colleghi, si sarà di certo sottoposto credendo che fossero sicuri ed efficaci e che così avrebbero aiutato se stessi e tutti gli altri. Tre sono i fattori che nel dibattito scientifico (vero) sono collegati a tali vaccini: un malore improvviso, l'improvviso aggravarsi di una malattia prima sotto controllo o improvviso sorgere di una malattia, come per Ambrosini. Il contesto è sempre lo stesso: quello delle punture imposte dallo stato.

L'ultima apparizione di Castelli ad una fiera mesi fa quando lo ha intervistato Red Ronnie, novax e non vaccinato come noi. Si vedeva ad occhio che non stava bene, smagrito e a stento riusciva a parlare. Però, per stare lì significa che poteva muoversi, poi la notizia del decesso che per Marcello Toninelli è legata ad una grave malattia di cui da tempo soffriva. La domanda che ora sorge spontanea è: gli è venuta prima o dopo essersi sottoposto al siero? Anche se arrivato prima, come altri, non si esclude l'improvviso aggravarsi.

Da un punto di vista umano, dispiace e questo è più che naturale ma spiace ancora di più che non si parli del contesto e della causa, che non manca di annoverare ogni giorno qualche vip. Solo da ultimo si può citare la famiglia reale inglese che, dopo essersi sottoposta tutta alla terapia genica di questi vaccini, è stata devastata (decesso della regina e del marito, grave malattia del sovrano e malattia grave della principessa Kate e mettiamoci pure Carl Weathers, il mitico Apollo Creed della saga dei film di Rocky.

Gli altri fumettisti che dicono? Tutti zitti su un tema che non si può toccare, pena la perdita del lavoro. Si sa solo che alcuni di loro il vaccino non se lo sono fatti, ma non possono dirlo. Dispiace perché per il mondo del fumetto è una grave perdita e spiace perché ancora oggi il sistema non ha ammesso le sue colpe e nessuno che in tv andava pubblicizzando questa roba come sicura ha pagato, tra giornalisti, sedicenti scienziati e politici (tutto normale quando al vertice c'è un regime come l'attuale sistema italiano).

Siamo dispiaciuti perché tantissimi hanno creduto a quel che veniva detto loro senza però farsi delle domande. Credere in tutto ciò che viene detto in tv, a prescindere da riscontri è pericoloso in un'epoca come l'attuale dove la finanza controlla parte del mondo a ovest e al vertice sussiste una cricca di speculatori senza scrupoli che della salute collettiva se ne fregano. Oramai mentono su tutto: prima la sedicente epidemia, oggi una guerra fomentata da loro e che invece nella subdola propaganda attribuiscono ad altri fattori.

Alfredo Castelli è l'ultimo nella lista di tanti fumettisti che se ne sono andati per malori improvvisi o malattie sorte all'improvvise, tra cui George Perez, Robin Wood, Tim Sale, il mangaka Kentaro Miura, Keith Giffen, Steve Erwin, ecc. Mai come in questo momento occorre diffidare di ciò che arriva dalle fonti ufficiali, perché non c'è buona fede. Forse non c'è mai stata, ma oggi ancora di meno e per fortuna esistono figure che hanno detto NO come il tennista Djokovic e che lotta ancora contro un sistema liberticida.

Tornando a Castelli, cosa ne sarà della serie di Martin Mystère che è tra le meno vendute della Bonelli con 3.500 copie che l'editore non ha chiuso più che altro per motivi di immagine ma che oggi se Sergio Bonelli fosse ancora alla guida della società avrebbe chiuso da tempo insieme ad altre serie in netto declino? Tra pochi giorni uscirà il n. 414 con 76 pagine di fumetto ma che l'editore vende comunque a 4,90 euro, prezzo fuori dalla realtà. Bonelli profitterà dell'occasione per chiudere Martin Mystère adesso?

Chi si occuperà della gestione di una serie ammuffita che da anni non dice più nulla? Non che prima vendeva chissà tanto, eh. Nel mondo degli addetti si dice che Castelli, anche se passava per narratore di misteri, non credeva a niente di quello di cui parlava con approccio quasi dello sberleffo verso coloro che il Sistema oggi definisce con disprezzo complottisti, ma che però centrano il punto troppo spesso (come è successo per la fanta pandemia o gli pseudo vaccini e le cause della guerra russo-ucraina).

Per una analisi sulla correlazione con i vaccini anticoronavirus e la fine di tanti vip, si può indicare tra i tanti, questo articolo di Gospa News, che parla del cosiddetto turbo-cancro, ovvero di questa malattia innescata dai sieri e fatta correre a gran velocità. Il pezzo cita fonti e fa nomi autorevoli dato che la realtà è fin troppo grave da potersi ancora nascondere. In tv non se ne parla perché i governi temono rivolte, quindi se ne stanno zitti, ma il resto dei canali mediatici non sotto controllo ne parla senza troppi problemi.

Insomma, tutte le teorie "alternative" intorno a questi sieri genici si stanno avverando. Non si fa in tempo ad accendere la tv o collegarsi alla rete che arrivano notizie di decessi improvvisi di vip e tra questi anche giornalisti, spesso giovani. E' la causa è sempre uno dei tre fattori sopra descritti, come è successo per una nota giornalista tv. Ne hanno parlato qui. Si, sarebbe il caso di affrontare la questione perché sta assumendo proporzioni non più contenibili e più passa il tempo, più diventa complicata da gestire.

Infine c'è da rilevare che Castelli con il nostro sito non è mai stato tenero e in più occasioni ci ha attaccato. Il motivo? Abbiamo parlato della crisi di MM e di ipotesi di chiusura che, sebbene ad oggi non si siano realizzate, sono ben presenti nelle prospettive della casa editrice. Qualche autore va dicendo addirittura che MM non chiude per non dare soddisfazioni a noi. In tal caso, i lettori rimasti dovrebbero ringraziarci. A parte le battute, la situazione per la Bonelli in generale resta difficile e serviranno scelte coraggiose.

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