martedì 30 luglio 2024

La Marvel ancora contro Donald Trump

Negli anni '90, quando le collane Marvel 2099 erano qualcosa di leggibile (e non l'immondizia attuale), uscì un crossover tra tutte le serie, a cominciare da quella dell'Uomo Ragno, in cui il Dott. Doom giunto un secolo nel futuro, riusciva a diventare presidente degli Usa. Come ministro della giustizia, anzi delle punizioni, presentò Jake Gallows alias Punisher 2099.

A distanza di tre decenni, la Marvel torna su quella folle idea con l'annuncio dell'evento One World Under Doom. Si inizia a novembre ma bocche cucite su autori e disegnatori. Ciò che si sa per certo è che nell'attuale crossover di Blood Hunt, dove l'universo Marvel è stato preda dei vampiri, Doom fornirà un grosso aiuto per sistemare la situazione, sconfiggendo i non-morti.

L'idea di un Paese retto da un dittatore criminale, quale è Victor Von Doom, tradisce l'intento politico dietro questo progetto. Non a caso, a novembre si vota per la Casa Bianca e la Marvel, da sempre vicina a quegli "imbroglioni" del partito democratico (longa manus del Deep State) farebbe il parallelo tra Doom e Donald Trump (considerato pericolo per la democrazia).

Alla Marvel fecero la stessa cosa con le elezioni 2016 vinte da Trump, in cui idearono l'evento Secret Empire e al comando del Paese fu posto il Teschio Rosso. In pratica, per loro Trump era un pericoloso nazista. Piuttosto è oggi Biden, con il suo appoggio al regime neo-nazista di Kiev, a recitare la parte dell'Hitler della situazione (ma questo si guardano dal dichiararlo). 

E' ormai una "consuetudine": ogni volta che il candidato alle presidenziali si pone come anti-sistema, ecco che scatta la macchina della propaganda dei massoni del deep state e la Marvel (che è nelle loro mani) deve presentare un crossover o un evento in cui un cattivo si accinge ad assumere il potere politico. Stavolta è il turno di Doom/Trump! Benvenuti in America!

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