Negli anni '90, quando le collane Marvel 2099 erano qualcosa di leggibile (e non l'immondizia attuale), uscì un crossover tra tutte le serie, a cominciare da quella dell'Uomo Ragno, in cui il Dott. Doom giunto un secolo nel futuro, riusciva a diventare presidente degli Usa. Come ministro della giustizia, anzi delle punizioni, presentò Jake Gallows alias Punisher 2099.
A distanza di tre decenni, la Marvel torna su quella folle idea con l'annuncio dell'evento One World Under Doom. Si inizia a novembre ma bocche cucite su autori e disegnatori. Ciò che si sa per certo è che nell'attuale crossover di Blood Hunt, dove l'universo Marvel è stato preda dei vampiri, Doom fornirà un grosso aiuto per sistemare la situazione, sconfiggendo i non-morti.
L'idea di un Paese retto da un dittatore criminale, quale è Victor Von Doom, tradisce l'intento politico dietro questo progetto. Non a caso, a novembre si vota per la Casa Bianca e la Marvel, da sempre vicina a quegli "imbroglioni" del partito democratico (longa manus del Deep State) farebbe il parallelo tra Doom e Donald Trump (considerato pericolo per la democrazia).
Alla Marvel fecero la stessa cosa con le elezioni 2016 vinte da Trump, in cui idearono l'evento Secret Empire e al comando del Paese fu posto il Teschio Rosso. In pratica, per loro Trump era un pericoloso nazista. Piuttosto è oggi Biden, con il suo appoggio al regime neo-nazista di Kiev, a recitare la parte dell'Hitler della situazione (ma questo si guardano dal dichiararlo).
E' ormai una "consuetudine": ogni volta che il candidato alle presidenziali si pone come anti-sistema, ecco che scatta la macchina della propaganda dei massoni del deep state e la Marvel (che è nelle loro mani) deve presentare un crossover o un evento in cui un cattivo si accinge ad assumere il potere politico. Stavolta è il turno di Doom/Trump! Benvenuti in America!
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