Qualche settimana fa, è stato diffuso il bilancio Bonelli dell'anno di esercizio 2023 e i risultati si sono rivelati peggiori di quelli (già negativi) dell'esercizio precedente. Ne hanno parlato pure sul forum di Comicus e grazie ai numeri diffusi dall'utente Olimpia, anche noi ne possiamo discutere. Senza scendere in tecnicismi che renderebbero complessa la comprensione a chi è a digiuno di nozioni di bilancio, indicheremo le voci più significative.
Gli utili della casa editrice sono risultati dimezzati: da 1.839.285,00 euro del 2022, nel 2023 sono stati appena 819.273,00 euro nonostante gli aumenti dei prezzi di copertina degli albi da cui è derivato un aumento di entrate dai 24.398.150,00 euro del 2022 a 25.068.084,00 euro del 2023. In calo sono state anche le vendite degli albi, passando dai 7 milioni del 2022 ai 6 milioni di copie del 2023 e questo è forse il dato più preoccupante.
Anche nel 2021, quando l'anno prima le copie vendute erano state 8 milioni, si era registrato un calo simile e ciò decreta il fallimento di tutte le strategie per vendere di più. Se si aumentano sempre i prezzi, è naturale aspettarsi i crolli. Oggi, un albo Bonelli costa 4,90 euro e si dice in giro che nei prossimi mesi il prezzo potrebbe passare a 5,40 euro. Un altro dato rilevante è il reso che si mantiene sul 50% (metà tiratura non venduta va al macero).
Un dato preoccupnte è quello del patrimonio netto pari a 58 milioni, perché non si è proceduto alla distribuzione di alcun dividendo. Scendono, però, le disponibilità liquide, cioè il denaro in cassa, pari a 26.300.000,00 euro. Quel che si può dire è che Bonelli regge però non denota segnali di crescita, dato che le voci più significative sono in diminuzione costante. Senza dubbio, il calo delle vendite con una media di 1 milione all'anno è il dato più grave.
Per quanto potrà reggere l'editore con vendite in calo in modo così vistoso? I presupposti del crac già oggi si possono intravedere. I siti di informazione, tutti schierati per il sistema del mainstream, non toccano questo argomento scomodo perché il popolo ebete non deve sapere che tutto sta andando a rotoli. Poi arrivano notizie di editori che chiudono i battenti (come è capitato per la Shockdom ieri) e solo in quel caso la realtà trionfa sulle tante bugie.
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