Sergio Bonelli Editore, ormai da tempo in difficoltà (secondo l'ultimo bilancio le vendite sono calate di un altro milione di copie), continua a cercare nuove strade per rimanere rilevante nel panorama del fumetto italiano, ma le sue iniziative sembrano fallire una dopo l’altra. Durante Lucca Comics & Games 2024, è stato annunciato Suzie-Q, un fumetto che si propone di raccontare la vita di Rocky Marciano, il leggendario pugile italo-americano, un tentativo di rilancio che però, più che innovativo, appare come l’ennesimo tentativo critico di agganciarsi a tendenze esterne al fumetto tradizionale.
Invece di proseguire con storie fresche e coraggiose che potessero aprire nuove prospettive per il fumetto popolare, Bonelli si rifugia ancora una volta nel passato, sperando di recuperare un minimo di credibilità attraverso un pugile leggendario, ma lanciando una serie che di fatto non fa altro che raccogliere polvere sugli scaffali delle librerie. Se per un po’ di tempo la speranza era che i fumetti da libreria potessero rappresentare una salvezza, la realtà ci dice che il mercato è sempre più affollato di titoli che non riescono a emergere, con vendite che stentano sempre più a decollare.
La Bonelli sembra non comprendere che la crisi che la affligge non è solo una questione di scelta dei temi o dei personaggi, ma riguarda la sua incapacità di innovare e di connettersi con i nuovi lettori. La casa editrice, da tempo incapace di portare delle nuove collane in edicola, continua a sperare in produzioni da libreria come Suzie-Q, ma il rischio è che queste si aggiungano alla lista di fallimenti che non hanno mai visto il successo sperato. In un panorama editoriale in continua evoluzione, dove la concorrenza è sempre più forte, Bonelli sembra condannata a ripetere gli stessi errori.
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