venerdì 4 ottobre 2024

Il manga inedito di Goldrake realizzato da Eiji Imamichi

Un recente video del canale Toku-Robot ha riacceso la discussione su una questione di cui nei siti di settore non si parla molto, i manga dei robot di Nagai non realizzati da Nagai. Quando gli anime di Goldrake e dei due Mazinger infuriavano sui teleschermi nipponici, sulle riviste di manga, furono realizzate delle serie con protagonisti questi robot. La loro particolarità era data dal fatto che non si trattava del materiale scritto e disegnato da Nagai, ma da altri mangaka non meno famosi.

Le storie erano ispirate dal manga originale o dagli episodi delle serie anime, ma spesso gli autori si prendevano alcune licenze. Non erano prodotti pirata come quelli realizzati parecchio in Italia, dove tutto veniva giustificato con presunte licenze Rai dei personaggi di Nagai. Di tutto ciò, come è ovvio, in Giappone non sapevano niente. Da loro era tutto organizzato e autorizzato. Uno di questi manga era quello di Goldrake realizzato da Eiji Imamichi, ma su progetto autorizzato dai proprietari.

I capitoli di questo manga furono pubblicati sulla rivista Tv Land di Tokuma Shoten nel 1975 e dopo radunati in un unico volume (in cui, però, mancava uno dei capitoli) pubblicato nel 1976, un volume che ancora oggi è molto raro da reperire e preda costosa dei collezionisti. Ad oggi questo materiale è ancora inedito poiché gli editori italiani si sono concentrati solo sulle storie realizzate da Nagai o al massimo la serie rimasta monca (e completata in seguito da Yu Okazaki) da parte di Jpop.

Da notare che sia il robot che i personaggi erano realizzati in maniera parecchio simile a quelli del character design dell'anime, mentre quelli di Nagai non brillavano sotto questo aspetto. Erano serie che servivano per fare pubblicità alla serie a cartoni che in Giappone fu un fiasco. Nel complesso la serie si avvicinava a quella classica ma se ne distaccava sotto peculiari aspetti. Nel primo capitolo, vediamo Koji (Alcor) che viene a sapere dell'origine aliena di Duke Fleed (Actarus) dal dott. Procton. 

Il mostro affrontato è Ghil Ghill in uno scontro abbastanza lungo, nel quale si vede il robot alieno pensare e parlare rammaricandosi del fatto che viene soprannominato dai suoi avversari Tartaruga. Actarus alla fine lo risparmia. Nel secondo capitolo avviene un fatto visto molto poco nell'anime: l'ingresso dei Mazinger nelle trame. Actarus rimane ferito in un incidente in moto e non è in grado di lottare alla pari con il mostro vegano di turno e così in soccorso arriva il Great Mazinger. 

A pilotarlo non è Tetsuja Tsurugi e nemmeno Kenzo Kabuto (come si è visto in un noto episodio del cartoon del Grande Mazinga) bensì il dott. Procton. Il suo intervento è risolutivo poiché Goldrake subisce molti danni e il disco a cui spesso si aggancia per volare precipita al suo andando in frantumi. Nel quarto capitolo la situazione non migliora e Goldrake è più in difficoltà contro i mostri vegani più temibili. Per sua fortuna arriva Ghil Ghill memore di essere stato risparmiato e aiuta Goldrake.

Inoltre, una ragazzina rimasta orfana nell'attacco di Vega entra a far parte della famiglia di Righel e Venusia. Il quarto capitolo non è molto diverso dai precedenti e il robot Goldrake a fatica riesce a respingere i mostri di Vega. Un Goldrake meno potente rispetto al titano che nell'anime affronta i mostri alieni, quindi, ma altrettanto coinvolgente, che meriterebbe una edizione italiana. Purtroppo, il pubblico per questo tipo di prodotto è esiguo e i costi di produzione sarebbero molto alti.

Nessun commento:

Posta un commento