mercoledì 28 agosto 2024

Il futuro di Dragon Ball dopo la scomparsa di Toriyama

La recente scomparsa di Akira Toriyama, dovuta con molta probabilità agli effetti avversi dei vaccini anticoronavirus, ha lasciato esterrefatti i fan della sua creazione più nota, Dragon Ball, che seguono l'attuale serie Dragon Ball Super disegnata da Toyotaro. Dopo la dipartita del suo creatore la serie è stata sospesa a tempo indefinito a partire da marzo dopo l'uscita del capitolo n. 103 sulla rivista V Jump. Da quel momento in poi non si è saputo più nulla di ufficiale sul proseguo della serie.

Oggi sarebbe fin troppo facile sostenere che se Toriyama non si fosse vaccinato oggi sarebbe ancora qui. Come novax e non vaccinati, saremmo doppiamente contenti, poiché abbiamo seguito l'anime di Dragon Ball. Si tratta di quegli aspetti delicati sui quali non ci piace aver ragione, trattandosi della vita delle persone. Di recente, Toyotaro si è seduto per un'intervista con i redattori di V-Jump ed in questa occasione non ha potuto non affrontare il discorso sul futuro del manga.

Al suddetto artista è stato chiesto di un sondaggio in cui i lettori di Dragon Ball hanno classificato i migliori combattimenti del franchise. Alla fine della chiacchierata, Toyotaro ha, tuttavia, promesso che avrebbe fatto ancora più battaglie, augurandosi che i fan possano continuare a sostenere il suo lavoro anche in futuro, ma di fatto ad oggi è tutto fermo. Non si sa nemmeno chi scriverà i testi delle nuove storie, se mai ci saranno, dato che Toriyama è insostituibile. Chi prenderà il suo posto?

Dragon Ball Super ha iniziato la serializzazione nel 2015 e sarebbe continuata per molto tempo. La Shueisha avrebbe dovuto fare la cosa più semplice al mondo: tutelare i suoi autori anziché sfruttarli come ha sempre fatto, impedendo che si sottoponessero ad una terapia vaccinale già allora molto controversa. Non mancava del resto l'informazione sugli effetti avversi, che il mainstream cercava di occultare in tutti i modi per non rovinare gli affari colossali delle industrie farmaceutiche.

Il risultato è che oggi centinaia di fumettisti in tutto il mondo o sono dipartiti o non stanno bene, ma manca ancora la disponibilità ad ammettere che in molti stati del mondo, i cittadini sono stati indotti a vaccinarsi con farmaci pericolosi e dagli effetti tragici e che i testimonial di questa campagna sono stati anch'essi travolti dagli effetti avversi. Ricordiamo la recente scomparsa di un altro mangaka, Kentaro Miura (quello di Berserk), anch'essa dovuta con probabilità alla correlazione con i vaccini.

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